Tour delle Dimore Storiche

Tour dei Palazzi e Residenze Storiche di Bergamo.

L’Associazione dimore storiche italiane offre da qualche l’anno l’occasione di scoprire luoghi normalmente chiusi al grande pubblico in occasione di alcune date.

Fra Settembre ed Ottobre, un appuntamento per passare una giornata  tra arte, cultura e natura, dove i visitatori varcheranno la soglia di alcuni tra i più bei palazzi e ville della Città sia nei locali interni che nei giardini e parchi.
Si tratta di prestigiosi siti che mostrano tesori artistici poco conosciuti, ma di grande valore.

Il programma è da verificare periodicamente sul sito Sito: http://www.adsi.it 

A Bergamo i Palazzi più visitati sono : Palazzo Moroni, Palazzo Agliardi, Villa Grismondi Finardi e Palazzo Terzi.
Palazzo Agliardi


Palazzo Bassi
I palazzi delle antiche casate bergamasche si apriranno come ogni anno alla città per il tradizionale appuntamento di primavera, offrendosi come suggestivo palcoscenico per un percorso storico di grande valenza artistica e culturale.


Ognuna delle cinque meravigliose Dimore, ancora oggi abitate dai nobili proprietari, vanta infatti una propria specifica origine ed un’altrettanto inconfondibile storia, e conserva al suo interno opere di notevole valore oltre che di indiscusso interesse artisitico: dai decori del Tiepolo e del Tencalla, agli affreschi del Guarinoni d’Averara, ai lavori pittorici di artisti quali Moroni, Luini e Baschenis.

Nelle affascinanti ambientazioni che caratterizzano i palazzi, i visitatori ritroveranno soprattutto lo spirito delle antiche corti e dei casati che hanno segnato la tradizione nobiliare bergamasca: le suggestive architetture, gli splendidi giardini, gli oggetti d’arredo e le decorazioni più ricercate, risalenti ad epoche diverse ma accomunate dal filo conduttore dell’assoluto prestigio.


In alcune visite guidate esiste la possibilità di usufruire a Palazzo Terzi ed a Palazzo Moroni delle visite guidate anche in lingua inglese senza alcun sovraprezzo, un primo passo per rispondere al crescente interesse manifestato, nel corso delle ultime edizioni, da numerosi visitatori stranieri.



Tour of Historical Building in Bergamo, each Sunday and Wednesday evening, from September 10th to October 1st, presenting by Dimore & Design: 

For informations : www.adsi.it other www.dimoredesign.it www.dimoredesign.it

Bergamo, cucina e tradizione eno-gastronomica.

Bergamo, la cultura e tradizione eno-gastronomica in bergamasca.


Bergamo ed i bergamaschi, sono legati a doppio filo ad antiche tradizioni enogastronomiche con piatti semplici della propria cultura ed alimentazione popolare, che ne fanno una delle cucine più tipiche ed apprezzate d’Italia.

Il riconoscimento a livello turistico nazionale rendono la produzione e vendita di prodotti tipici della cucina bergamasca una risorsa per le aziende ed i locali legati alla gastronomia e ristorazione nel comune ed in provincia .

Molti ingredienti tipici bergamaschi della cultura enogastronomica sono usati nelle
ricette delle migliori Trattorie, Osterie, Agriturismo e Ristoranti di Bergamo, sedi riconosciute del buon mangiare dalle più rinomate società di selezione dei locali d’Italia (la valutazione riguarda cucina, cantina, servizio e ambiente). Ma anche nei bar, pub e pizzerie potrete trovare uno dei prodotti gastronomici tipici della bergamasca.
 

Casoncelli, pasta bergamasca
Basta girare la provincia di Bergamo d’estate e partecipare ad una delle varie sagre, per assaggiare “strinù e polenta” (cotechino ai ferri con polenta), “casonsei” alla bergamasca (“casoncelli” o ravioli ripieni di carne) e salame tagliato a mano.

Se poi chiedete ad un bergamasco che vive all’estero, cosa ricorda dei prodotti tipici bergamaschi, state sicuri che vi risponderà: strinù, polenta, casonsei e salame; se questo non è attaccamento alle proprie origine bergamasche, cosa può essere?


Salumi Formaggi bergamaschi
I prodotti della tradizione locale trasmettono la fatica del lavoro della terra, il profumo delle montagne, il ricordo della terra di casa. Per questo, ad esempio, i salumi nostrani sono prodotti con carne di suino bergamasco, nato e allevato nella nostra terra; dalla lavorazione della carne si ottengono il salame bergamasco, la pancetta bergamasca, il lardo aromatizzato alle erbe e ultimo entrato il lardo millesimato (fatto riposare in un bagno di vino valcalepio bianco).

Il casoncello alla bergamasca è il prodotto gastronomico caratteristico della provincia di Bergamo.


Piatto Casoncelli Bergamaschi
C'è ne sono di diversi tipi, ma l'originale delle ricette bergamasche è quello il cui ripieno è costituito da : pane comune secco o ammollato nel latte, uova, formaggio Grana padano, macinato base per il salame, carne bovina arrostita, amaretti, uva sultanina, pera spadona o abate, spezie, scorza di limone, aglio e prezzemolo quanto basta. Guarda la
ricetta se vuoi imparare.

La base di carne è grosso modo uguale per tutti, cambiano invece le quantità di spezie che si vogliono aggiungere o i vari ingredienti segreti della nonna (che ognuno può aggiungere a piacimento).
Una variante di una zona della Val Seriana sono gli Scarpinòcc, che sulle prime possono sembrare simili, ma differiscono completamente dai Casoncèi, perché nel loro ripieno non ci sono né carni, né salumi.


Formaggi Bergamo
I formaggi sono il fiore all’occhiello ed eccellenza dei prodotti tipici di Bergamo; con loro senti il profumo delle stalle, delle mucche e capre; assaggiare un pezzo di Branzi (che sta cercando di ottenere la DOP, denominazione di origine protetta), o di formai de mut (unico DOP della bergamasca), o di una formagella o di stracchino delle valli, può essere un’esperienza gastronomica unica nel suo genere; se poi assaggiate un punta di strachì tunt (stracchino rotondo) con la polenta fumante completerete l’opera.

Il culto della polenta, in molte zone della provincia di Bergamo, è ancora una sana tradizione della cucina bergamasca, ed accompagnata a coniglio o arrosto, è il piatto domenicale per eccellenza.


La polenta, in un passato non molto lontano, è stato l’alimento base del contadino bergamasco, che ne mangiava sempre, a tutti i pasti ed in ogni stagione.


Polenta in preparazione
La farina per la "Polenta de la bergamasca" deve essere ottenuta esclusivamente da varietà di mais vitrei o semivitrei.
La granella si deve essiccare sulla pannocchia ed il mais utilizzato non deve presentare alcuna traccia di micotossine.
La macinatura deve avvenire, nel limite del possibile, con mulini a pietra e non deve essere troppo fine.
Deve essere conservata in sacchetti di tela e tenuta in luoghi molto asciutti. E’ consigliabile, di tanto in tanto, mescolare la farina affinché questa prenda aria e non formi grumi. Inoltre è sempre meglio consumare la farina entro un anno dal raccolto.

Nelle valli e zone precollinari oltre a prelibati formaggi si produce da molti anni del miele di ottima qualità.


Le caratteristiche essenziali del miele sono: il colore, il sapore, la densità.
Il colore varia dal bianco trasparente al bruno scuro, dovuto ai fiori e alle piante da cui proviene. Il sapore, anche questo dipende dalla provenienza del miele, e va da molto dolce al retrogusto amarognolo. La densità dipende dalla temperatura di conservazione; infatti tutti i mieli inizialmente sono liquidi ma col passare del tempo e a basse temperature tendono a cristallizzare. In particolare l'acacia e il castagno, milei tipici bergamaschi, tendono a rimanere a lungo liquidi.

La bergamasca è una terra ricca anche di piccoli frutti (fragoline, more, lamponi, ribes, sambuco), di gusto molto delicato e ben definito.
Molti dei coltivatori di piccoli frutti sono “coltivatori biologici”, nel senso che non usano pesticidi e diserbanti nel coltivare i loro frutti; questo permette loro di produrre ottime confetture con metodo artigianale.

Da alcuni anni, nella bergamasca, si sta “ritornando” alla produzione di olio, di antica origine in questa terra.
La principale zona di produzione è la sponda occidentale del lago d'Iseo, la fascia compresa tra Lovere e Sarnico e nelle zone limitrofe del Sebino.


Bergamo è terra di bevitori e vigneti; i nostri viticoltori esercitano la loro innata passione nel fare il vino, con tenacia e volontà, doti riconosciute alla gente bergamasca; l’immagine tipica dei produttori di vino bergamaschi viene risaltata nella produzione del Valcalepio rosso e bianco e se vi capita di assaggiarlo, il Moscato di Scanzo; quest’ultimo è un vino da dessert (e fine pranzo), dovete centellinarlo, ma è uno spettacolo per il palato.

I prodotti eno-gastronomici bergamaschi, sono ancora poco conosciuti e riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, al pari della città di Bergamo, ma noi speriamo che se ne senta parlare sempre di più. In fondo il popolo bergamasco non è riconosciuto per la sua tenacia ?