Il Monastero di ASTINO, tra storia arte e paesaggio - Visit Astino valley
Monastero di Astino sui Colli di Bergamo |
A due passi dalla città e facilmente accessibile dall’aeroporto
di Bergamo Orio al Serio, c’è una valletta deliziosa, al cui centro spicca il
complesso monumentale noto come Monastero di Astino.
Fu fondato nel 1107 da monaci Vallombrosani, una
congregazione di benedettini toscani che, nel XII secolo, sostenendo la riforma
ecclesiastica promossa da Papa Gregorio VII, insediarono 17 monasteri in nord
Italia.
In breve tempo Astino si radicò nel territorio, crescendo
d’importanza e acquisendo proprietà sia in pianura che nelle valli bergamasche.
Dal 1239 al 1244, anno della morte, ospitò tra le sue mura Guala de’ Roniis, Vescovo
di Brescia e uomo di fiducia di ben 3 Papi. Per il Beato Guala, costretto all’esilio
in terra bergamasca, venne edificato un Palatium sul lato di levante del
Monastero. Di esso resta la cosiddetta Cappella, testimonianza gotica tra le
poche sopravvissute integre in Lombardia.
Monastero di Astino - frontale |
Dopo il travagliato periodo di inizio ‘300, il Monastero
rifiorì alla fine del XV secolo e il complesso architettonico fu oggetto di una
completa ricostruzione, a partire dal 1515. I lavori, durati oltre un secolo,
sono testimoniati dai compatti volumi articolati intorno al grande chiostro e
dalla torre angolare di sud-ovest. L’influenza dei modelli toscani è evidente
nell’elegante portico dell’ala sud, improntato ad un nitido classicismo. E
toscani sono pure molti artisti chiamati a decorare gli spazi interni. Si pensi
al fiorentino Alessandro Allori, autore della grandiosa Ultima Cena, oggi in Palazzo della Ragione, ma che si spera torni
presto al suo posto, nel Refettorio.
La chiesa, situata a nord, ha un impianto a unica navata
innestata a T sull’ampio transetto, tipico delle chiese vallombrosane e deve il
suo attuale aspetto a interventi soprattutto seicenteschi (interni) e
settecenteschi (facciata e altare maggiore).
L’epoca napoleonica segnò l’inizio della decadenza di Astino,
che venne soppresso nel 1797 e destinato a Manicomio. Quest’ultimo, nel 1892, si
trasferì altrove e Astino venne progressivamente adattato ad abitazione
agricola e cascina. Poi l’abbandono.
Chiesa del Monastero di Atino |
Solo in anni recenti si è risvegliato l’interesse pubblico
verso il monumento. Il restauro complessivo, promosso dalla MIA e ancora in
corso, sta restituendo alla città un bene di indiscutibile bellezza.
E così Astino, sapientemente incorniciato nell’incantevole
profilo dei colli, tra campi, boschi e pendii terrazzati, rappresenta un
gioiello paesaggistico straordinario, un’oasi di pace ed una delle più belle
mete turistiche di Bergamo.
D’estate (fino in genere a fine settembre) il complesso è
sede di attività ricreative, seminari, incontri e con vari punti di
ristorazione di qualità.
Per info : Via
Astino, Bergamo +39 035-211355 - www.astino.it info@astino.it
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